Nik Fabri (Anonimo)
(giovedì 18 novembre 2010)
Categoria: Affetto
I genitori.
Non è affatto vero che di cio' che scrivi non interessa a nessuno!!! Assodato questo primo importante punto, passo a dirti la mia opinione sulle tue emozioni; emozioni che ti fanno onore nella considerazione, a volta amara, di tanti figli che si dimenticano dei propri genitori. Personalmente devo confessarti che piu' passa il tempo, piu' i miei lineamenti fisici e talune mie forme caratteriali e comportamentali, somigliano alla figura di mio padre. Anche alcuni disturbi dovuti, all'eta' che passa, sono riconducibili a lui. Spesso, a diversi annai dalla sua morte, mi pare rivederlo in alcuni suoi atteggiamenti così simili ai miei( e parlo anche di difetti, naturalmente). Cio' che non ci ha mai accomunato è la fede; per lui, qualcosa di incrollabile: una forza che lo ha aiutato a sopportare la malattia con una rassegnazione, credo, rassicuratrice, nella sicurezza di trovarsi, prima o poi, davanti all'Onnipotente, tranquillo di aver chiesto, per lunghi anni, perdono dei suoi peccati. Il rammarico di non essergli stato troppo vicino, negli ultimi tempi, non mi abbandona ed è come un tarlo che mi rode dentro, ecco perche' ti dico, cara amica, come e quanto vorrei, come te, commuovermi nel vedere mio padre venirmi incontro, riconoscerlo vecchio e con il bastone, accompagnarlo, offrirgli qualla sigaretta da me tante volte negata per il suo bene( cento, mille volte stupido al solo pensarci) non avendo compreso che la fine era vicina e che quel suo desiderio, da me osteggiato, non l'avrebbe fatto vivere di piu'. Goditi tua madre piu' che puoi, carissima Assunta. La vita è anche questa, niente e nessuno potranno cambiarla. Emozionarsi, commuoversi per un genitore anziano, è un aspetto nobile che ti fa onore. Affettuosamente.